domenica 27 novembre 2011

QUALCOSA CIRCA RIGO

Mi è sembrato educato presentarmi. Spiegando perchè proprio "rigorosamenterosso".
Ecco, il rosso mi preme perchè lo penso denso di significati e di immagini evocative.
Intanto è il colore dell'essere femmina. Del coraggio delle donne di lottare per non essere negate, per esistere e per realizzarsi.
E' il colore del temperamento sanguigno, degli slanci ideali, della fantasia creativa.
Della vitalità.
Il rosso dell'intelligenza e dell'intuizione.
Del coraggio di pensare fuori dal mucchio o di tentare almeno un pensiero nuovo mai pensato.
Anche il coraggio di stare dentro il gruppo evitando ribellismi vuoti e suicidi.
Il rosso dei legami di amicizia, dei lampi che attraversano l'aria tra un uomo ed una donna, il rosso che pompa sangue nei sessi, quello della tensione erotica.
Il rosso del mio cuore socialista.
Socialismo primigenio, di liberazione dai bisogni per la realizzazione delle esigenze di tutti e di ciascuno, ognuno nei suoi modi.
Il rosso delle guance dei bambini, del buon vino, dei papaveri e delle angurie.
Dei coralli e delle terre d'argilla.
Del cuore del capriolo e della mela avvelenata;
del sangue che l'usignolo riversa sulla spina conficcata nel suo petto per dar colore a una rosa che una donna getterà...
Il rosso che infinitamente può amare chi ha bazzicato a lungo il nero, in tutte le sue fogge ed espressioni.
A chiunque, benvenuti.

domenica 20 novembre 2011

Fuga da Splinder

E' assolutamente necessario, che io precisi, che mi sono precipitata fuori dalla mia abituale piattaforma, aprendo alla chetichella un altro blog, così, su due piedi, in "ciavatte" e felpa, con una matita Staedler HB per tenere su i capelli, trafelata e con un rimasuglio di leccata di mascara sulle ciglia, perchè il Sig. Tacchino mi ha detto, che tra pochi giorni, Splinder sarà risucchiata nelle viscere della terra e si porterà dietro, nel giro di un nulla, tutto quello che è possibile possa tirarsi appresso. Passato quel brevissimo periodo, quest'enorme bocca, così come si sarà aperta dalla crosta terrestre, si richiuderà silenziosa e crudele, come pietra tombale e poi più nulla.Nulla, capite?
Non un ruttino. Non un rigurgitino da lattante, piccolo così.
E io al Sig. Tacchino credo.E' uno che ci prende da panico in fatto di matematica e robe scientifiche.